Il Gruppo di Spoleto

Nel 1951 Giuseppe De Gregorio, Filippo Marignoli, Giannetto Orsini, Ugo Rambaldi, Piero Raspi e Bruno Toscano espongono le loro prime esperienze artistiche alla mostra «Il Ponte» a Spoleto: nasce così quel sodalizio diventato poi il Gruppo di Spoleto o Gruppo dei Sei.

Da sinistra Raspi, Orsini, Toscano, De Gregorio e Marignoli. Spoleto, 1954

Nel 1954 con la mostra dei sei pittori spoletini presso la galleria “Il Camino” di Roma, con lo scultore Leoncillo  e la presentazione di Mario Mafai,  viene sancita questa unione.

In quegli anni la differenza tra il clima culturale romano e quello del nord d’Italia era notevole. L’incontro degli artisti spoletini con il critico Francesco Arcangeli, fu determinante per l’avvio del loro processo di avvicinamento all’ambiente di Bologna e Milano.

Nel 1955, infatti, l’attività espositiva del gruppo continua a Bologna con la mostra presentata da Francesco Arcangeli alla galleria “La Loggia” e nel 1956  a Milano alla galleria “Spotorno”.

Nell’occasione della mostra del ’55, Arcangeli applaude al “…sorgere di una rinata civiltà pittorica spoletina espressione di una civiltà della terra e della natura che non ha mai cessato di legare al ritmo biologico il vitalismo vivo e scattante della pittura di segno , di gesto e di materia“.

La ricerca pittorica del Gruppo, partita da influenze post-cubiste, evolvette presto nell’Informale e, all’inizio degli anni Sessanta, nella corrente definita “ultimo naturalismo”, per l’evidente recupero di soggetti naturalistici nella poetica informale.

Lo stesso critico Pierre Restany non mancò, parlando della pittura Informale, di insistere su quanto fosse fondamentale che la pittura astratta riuscisse a mantenere, come fece il Gruppo di Spoleto, un legame con la natura attraverso emozioni pure e non sofisticate.

Non tutti i componenti del Gruppo, tuttavia, continuarono nella loro carriera di artisti.  Bruno Toscano, per esempio, proseguì gli studi di Storia dell’Arte ai quali seguì un’operosa carriera univeristaria.

Ben presto, quindi, il Gruppo si ridusse a tre pittori: Raspi, De Gregorio e Marignoli.

Nel 1959 Marignoli lasciò l’Italia pur continuando a mantenere i contatti con la galleria “L’Attico” con la quale nel 1957, assieme a Raspi e De Gregorio, aveva firmato un contratto con Bruno Sargentini, proprietario della galleria, il quale “arruolò” nella sua scuderia anche lo scultore Leoncillo.

Del Gruppo cominciano ad interessarsi con assiduità i critici più qualificati della cultura italiana ed europea tra i quali: Arcangeli, Argan, Battisti, Bucarelli, Calvesi, Carandente, Carluccio, Crispolti,  Menna, Ponente, Restany, Tomassoni, Villa, Vivaldi, Volpi.

Con la Galleria “L’Attico” ebbe inizio, per i componenti del Gruppo, una lunga serie di mostre e un periodo di riconoscimenti e successi. Furono invitati alle grandi manifestazioni di risonanza nazionale ed internazionale.

Con l’avvio degli anni Sessanta, in successione, e per diverse ragioni, il sodalizio che era sorto per motivazioni estetiche, teoriche e operative si rompe.

Le differenze concettuali e creative cominciarono così a divenire delle urgenze individuali, ed ogni artista intraprese il proprio intimo percorso personale.

Da questo momento l’attività di Raspi, Marignoli e De Gregorio, pur non rinnegando mai la storica appartenenza al Gruppo, si differenzierà per tematiche e contenuti.

” …Raspi prosciuga il suo materismo e inizia a dipingere quadri che assumono una nuova strutturazione e una diversa impalcatura formale. Nell’ambito del Gruppo di Spoleto, che ebbe una sua parte non trascurabile nell’elaborazione e nella diffusione delle poetiche dell’Informale italiano, è sempre stato il meno naturalista, il più attento alla suggestione astratta dell’informale, pronto a mediare le istanze della pittura europea e americana“. (Cesare Vivaldi)

Nell’ottobre del 1979 ancora una volta Raspi, Marignoli e De Gregorio, assieme allo scultore Leoncillo, espongono assieme nella grande mostra monografica “Informelle Landschaften «Nuovo naturalismo umbro» Leoncillo-Raspi-Marignoli-De Gregorio” alla Moderne Galerie des Saarland-Museums di Saarbrücken.

Locandina mostra “Informelle Landschaften »Nuovo naturalismo umbro« Leoncillo-Raspi-Marignoli-De Gregorio” dove è riprodotta l’opera intitolata “Reperto”, tecnica mista su tela, 1960, 100×120

Per l’ultima volta si ritroveranno ancora insieme nella mostra intitolata “Spoleto anni ’50”, realizzata nel 1982 alla galleria “L’attico-esse arte” di Roma, dove esporanno una serie di opere informali.

Di seguito viene proposto un video, diviso in due parti, prodotto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, relativo alla nascita del Gruppo dei Sei basato sulle testimonianze di alcuni dei suoi protagonisti.